La plastica per uso alimentare è un tipo di plastica che può essere utilizzata per imballaggi alimentari e altre applicazioni nel settore food perché specificamente studiata per entrare in contatto con gli alimenti. È diversa dalle altre materie plastiche in quanto deve soddisfare determinati standard di sicurezza e qualità e raggruppa al suo interno diverse tipologie di plastiche, che si differenziano per particolari caratteristiche e proprietà. Le plastiche per uso alimentare possono essere utilizzate in vari settori: dalla conservazione e lavorazione degli alimenti, alla produzione di attrezzature plastiche per aziende alimentari, fino all'imballaggio e alla spedizione.
Come abbiamo visto, esistono diverse tipologie di plastica per alimenti, ma tutte hanno una caratteristica in comune: non devono contenere additivi o sostanze chimiche, che potrebbero danneggiare i cibi o alterarne le proprietà. Le plastiche per alimenti devono rispettare determinate norme, standard produttivi e certificati di conformità per poter garantire di contenere i prodotti alimentari in modo sicuro. Vediamo insieme quali sono le diverse tipologie di plastiche per alimenti e le loro principali caratteristiche.
La plastica è uno dei materiali più utilizzati per la produzione di imballaggi e prodotti a contatto con gli alimenti. È infatti un materiale leggero, resistente agli urti, igienico e duraturo nel tempo, ma per essere considerato idoneo al contatto alimentare deve presentare precise caratteristiche. Le plastiche utilizzate per produrre i MOCA, cioè Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti, come imballaggi, fogli e pellicole ma anche recipienti o attrezzature usati per la conservazione o il trasporto degli alimenti, devono infatti garantire la sicurezza alimentare, ovvero escludere la migrazione di sostanze agli alimenti con cui entrano in contatto e mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche dei cibi.
Esistono due tipi principali di plastica per alimenti: il polietilene (PE) e il polipropilene (PP). Il PE è uno dei materiali plastici più utilizzati in ambito alimentare, ritenuto sicuro e resistente, comunemente usato per la produzione di bottiglie, contenitori e packaging di prodotti come latte, yogurt e bottiglie d'acqua, perché ha un'elevata resistenza ma è anche abbastanza leggero.
Il polipropilene è invece la plastica per alimenti considerata più sicura e viene utilizzata soprattutto per la realizzazione di bottiglie, cassette, vaschette con coperchio, ma anche attrezzature plastiche per la conservazione e la movimentazione dei prodotti. Un’altra tipologia di plastica molto utilizzata nell’industria alimentare è il PET (acronimo di polietilene tereftalato), usato in genere per la produzione di recipienti trasparenti monouso, bottiglie per acqua e bevande e per i contenitori di alcuni cibi. Di solito il suo utilizzo è limitato alla conservazione di prodotti freddi in quanto sensibile al calore.
Prima dell’impiego nel settore alimentare, per essere ritenuti conformi alle normative vigenti in materia di sicurezza, i prodotti destinati al contatto con gli alimenti devono superare specifici test di laboratorio, finalizzati ad accertare l’assenza di elementi tossici e l’idoneità alla conservazione degli alimenti. Le normative di riferimento per tutti i MOCA sono il Regolamento CE 1935/2004 e il Regolamento CE 2023/06 che forniscono tutte le indicazioni di base per la produzione dei materiali a contatto alimentare.
Tutte le attrezzature plastiche per l’industria alimentare prodotte da IFT sono sicure e realizzate nel pieno rispetto delle norme e delle direttive europee in materia di sicurezza, per garantire sempre la qualità e la completa conformità di tutti i prodotti. Le tecnologie alimentari IFT in polietilene e polipropilene, come cassette in plastica per alimenti, tavole grigliate, telai per essiccazione, assi e vassoi per alimenti sono infatti prodotte con materie prime certificate e fabbricate seguendo le direttive del decreto ministeriale nazionale e delle direttive CE relative al contatto con gli alimenti (Regolamento CE 10/2011, Regolamento CE 1935/2004 e 2023/2006, Direttiva CE 19/2007 e Direttiva CE 2002/1972).
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