La plastica è un materiale incredibilmente utile, versatile e resistente, che viene impiegato in diversi settori, da quello industriale a quello domestico, e può avere numerose applicazioni a seconda del tipo di utilizzo e delle sue specifiche caratteristiche. Le materie plastiche, grazie alle loro proprietà e all’alto livello di igiene che possono garantire, vengono largamente utilizzate per la produzione di imballaggi, in ambito alimentare e non, ma anche di tecnologie e attrezzature plastiche per aziende alimentari, che devono rispettare specifiche norme relative al contatto diretto con gli alimenti.
Uno dei vantaggi offerti dalla plastica è sicuramente la sua resistenza e la lunga durata nel tempo. Non essendo biodegradabile, però, può risultare dannosa se gettata e dispersa in grandi quantità nell’ambiente. L’impatto ambientale della plastica, infatti, è legato principalmente al suo smaltimento, ma ci sono buone notizie! Riciclare la plastica sta diventando sempre più facile e la Commissione Europea ha recentemente adottato nuove norme riguardanti la sicurezza della plastica riciclata destinata al contatto con i prodotti alimentari.
Ma cosa significa questo per il settore alimentare? Vediamo perché è importante riciclare la plastica, come riciclarla e quali sono le nuove norme sulla sicurezza introdotte per l’utilizzo della plastica riciclata a contatto con gli alimenti.
Nel settore della plastica alcuni segmenti sono in crescita e mostrano sempre maggiore interesse nei confronti della produzione di attrezzature e packaging più sostenibili e del riciclo delle materie plastiche, che vengono poi reintrodotte nel ciclo produttivo e utilizzate per la produzione di nuovi oggetti o packaging. L’utilizzo di materiali ecosostenibili e una crescente attenzione al riciclo della plastica hanno promosso lo sviluppo di nuove tecnologie e di macchinari più sofisticati ed eco-friendly nel settore del packaging e della produzione di attrezzature per l’industria alimentare.
Anche un corretto smaltimento dei rifiuti plastici sta ricevendo sempre maggiore attenzione, sia da parte delle aziende del settore che dei consumatori: sostenibilità e riciclabilità dei materiali sono infatti considerati aspetti sempre più importanti per la scelta di un determinato prodotto e i consumatori sono più propensi a sostenere le aziende che dimostrano interesse nei confronti del riciclo e della tutela dell’ambiente.
Prima di vedere in modo più approfondito come riciclare la plastica, è importante specificare che il termine “plastica” non indica un singolo materiale, ma una grande varietà di plastiche, che presentano composizione, proprietà e caratteristiche specifiche a seconda delle materie prime utilizzate e del tipo di lavorazione a cui vengono sottoposte. Per riciclare correttamente la plastica è quindi fondamentale procedere prima ad una selezione e divisione dei diversi materiali plastici, che in genere sono riconoscibili grazie ad uno specifico logo di riciclaggio (un triangolo contenente al suo interno un numero da 1 a 7). Tra questi troviamo, ad esempio, il polietilene tereftalato (PET), il polietilene ad alta o bassa densità (HDPE e LDPE) e il polipropilene (PP).
Tutti gli altri tipi di plastiche e le loro combinazioni non hanno un codice di riciclo specifico (è il caso, ad esempio, del polimetilmetacrilato e del policarbonato) e in genere vengono indicati con il codice 7. Vista la loro eterogeneità e l’ampia gamma di applicazioni a cui possono essere destinate, queste tipologie di plastiche non vengono avviate direttamente al riciclo, ma rimangono nella frazione residua per essere poi destinate al recupero energetico.
Le materie plastiche possono essere riciclate attraverso diversi procedimenti, che permettono di dare vita a nuovi prodotti, ma anche di produrre energia, calore o elettricità. Ci sono due categorie principali di processi per il riciclo delle plastiche:
Oltre a questi processi, la plastica può essere riciclata anche tramite un procedimento di termovalorizzazione, che permette di cavare dalle materie plastiche dei combustibili alternativi, utilizzabili per la produzione di energia termoelettrica.
La Commissione Europea ha recentemente introdotto nuove norme sulla sicurezza della plastica riciclata destinata al contatto con i prodotti alimentari. Dal 10 ottobre 2022 è infatti in vigore il regolamento UE 2022/1616 (vincolante da luglio 2023), che garantisce una completa trasparenza e un maggiore controllo della conformità dei processi di riciclo, con l’obiettivo di garantire la sicurezza chimica e microbiologica dei materiali e delle attrezzature in plastica riciclata utilizzati nel settore alimentare. Il nuovo regolamento abroga e sostituisce il precedente regolamento 282/2008/CE e rappresenta una specifica del regolamento 1935/2004/CE riguardante le regole generali per le materie plastiche destinate al contatto con gli alimenti.
Il provvedimento disciplina l’immissione sul mercato di materiali e attrezzature per alimenti derivati da plastica riciclata e i processi di riciclo autorizzati: da luglio 2023 non sarà quindi più possibile produrre materie plastiche riciclate certificate da leggi nazionali, ma potranno essere immesse sul mercato solo quelle realizzate seguendo le tecnologie di riciclo definite dal nuovo regolamento europeo, volte ad assicurare la qualità dei processi di riciclo e decontaminazione.
Tutte le attrezzature plastiche per l'industria alimentare proposte da IFT sono realizzate nel completo rispetto delle direttive CE e del decreto ministeriale nazionale, per garantire sempre la completa sicurezza, conformità e qualità dei prodotti.
Per avere maggiori informazioni sui materiali o sulle attrezzature plastiche destinate al contatto con gli alimenti, non esitare a contattarci.